E poi è successo.
Quando ormai avevo perso le speranze e avevo deciso che sarei stata una elegante signora italiana in viaggio per il mondo con la sua cagnolina al seguito (e amato marito annesso)….è accaduto.
Rimango incinta.
Così, dal giorno alla notte.
Un giorno come un altro.
Con due lineette, una molto molto sbiadita oserei dire, ma così sbiadita che quando me ne sono resa conto ho lasciato il test in bagno a riflettere sui suoi errori e ogni minuto, dopo aver fatto il giro completo di casa tre volte pestando i piedi come un elefante agitato, rientravo a vedere se il test avesse deciso di funzionare correttamente.
Nulla. La lineetta sbiadita stava ancora lì, nella stessa posizione e dello stesso colore sbiadito.
NO PANIC!
Lo hai sempre voluto Francesca, non riesco a capire quale sia il problema!
Cos’è questa specie di ansietta che serpeggia su per le gambe, per la schiena e per la fronte?
NO PANIC!
«Niccolòòòòò!!!! Vieni qui! Ho bisogno di te!!! Guarda questo test? Quante lineette vedi?!»
«Due»
«No, risposta sbagliata. Ho chiesto quante lineette vedi?»
«Ma mi spieghi che problemi hai? Cos’è sto coso! Ne vedo due!!!»
«Ripeto! Risposta sbagliata!»
«Allora quante lineette dovrei vedere? Dimmelo tu così ti dico il numero che vuoi! Ma cos’è sto coso?»
«Sto coso è un test. E se io vedo due lineette e tu vedi due lineette e se il coso funziona…io sono incinta!!!»

Nel raggio di una frazione di secondo tutta la mia infanzia inizia a scorrermi davanti come il Po dopo un uragano: Francesca a pesca con papà , Francesca seduta sul vasino in ritiro spirituale mentre mamma le legge Cenerentola, Francesca e la sua prima bicicletta a rotelle, Francesca che canta con le adenoidi, Francesca che butta giù dallo scivolo i suoi compagni di asilo, Francesca al suo primo giorno di scuola, Francesca che gioca ad occupare la stanza di suo fratello, Francesca che corre nel fango, Francesca che fa merenda con un paio di merendine…Francesca e Francesca e ancora Francesca…..
Voglio la mammaaaaaa!!!!! Dov’è la mia mammaaaaa??!!
Corsa al Centro prelievi.
«Buongiorno, perfavore, mi scusi, sia gentile, vorrei fare quello che vuole pur di sapere con certezza di essere incinta o meno…»
Prelievo del sangue per misurazione delle beta HCG. I risultati sono pronti alle 12. Sono solo le 8!!!
Due colazioni, 8 sigarette, 5 giri del parco con Palù e telefonata di un’ora ad un’amica, arrivano i risultati.
102,5 il valore delle beta HCG.
Ok sono incinta!
Mammaaaaaaa.

Corsa forsennata fino in cortile dove mia madre sta scaricando la spesa:
«Mamma ti prego fai qualcosa sono incintaaaaaaaaaa!!!!! Io sono piccolaaaaaa!!!!!»
«Oddio Francesca, ma ti pare dire queste cose in questa maniera?! Ma davvero? Ma sei seria?! Ma è una notizia meravigliosa!!!»
«Per te forse!!! Per me no!! E Palù? Palù diventerà gelosa e soffrirà! E dall’estetista? Come farò a trovare il tempo di andare dall’estetista? Proprio ora che avevo deciso di farmi il laser? E a Bali? Quando andrò a visitare Bali? E se avessi voluto andare a vivere in Perù? E il giro del mondo in 500 quando mai lo potrò fare? E le meditazioni? Non potrò più meditare, né andare in Tibet! E il corpo? Mi si sformerà il corpo! Proprio ora che ero dimagrita 9 chili! E il fumo!!! Dovrò smettere di fumare! Proprio ora che sto messa così?!!…Mamma…è una tragedia!»
Bene!
Se dicono che il bambino sin dai primi momenti sente a avverte tutto e se è vero che scegliamo la famiglia nella quale vogliamo vivere per risolvere i nostri problemi (per dire, scegliamo una famiglia che vive spesso di sensi di colpa per poter rivivere anche noi il senso di colpa e quindi guarire questa “ferita”)…insomma…se tutto ciò è vero…beh questo bambino è un Highlander della ferita da rifiuto.
Povero figlio!
Detto questo, ora che faccio parte anch’io della simpatica schiera delle incicognate, posso sicuramente affermare con certezza che una volta che gliela dai su, ma proprio su, ma proprio che basta, che hai deciso di costruirti la tua vita in un’altra maniera in cui i figli non sono ammessi nemmeno maggiorenni…ecco che quel giorno, proprio quel giorno mentre state facendo l’amore pensando ai fatti vostri (a volte capita no?!)…non potevate immaginare…di aver fatto goal!
E incicognata ora soy.